L’illusione amorosa consiste in un fenomeno per cui le sensazioni che provi generano, in determinate circostanze, delle false interpretazioni delle azioni, gesti o parole di particolari persone e soggetti. La più comune illusione amorosa è quella fiduciaria, in base alla quale è possibile rimanere delusi da una persona superficiale che non abbia capito il senso della profondità dell’amore che le viene offerto. Tali illusioni si basano sul fatto che nella realtà, e nelle difficoltà, le azioni e i gesti dei soggetti che rivolgono amore, sembrano più distanti e appaiono rimpicciolite. Quindi, in inopportune condizioni provocano la sensazione irreale di lontananza, che porta, chi non vede con gli occhi dell’amore, o è “distratto” da altre fonti, a costruire un nuovo sentiero, anziché ristrutturare l’altro. Quando il soggetto in questione avrà terminato il nuovo sentiero, facendo tutto il male e provocando il peggior dolore che si possa fare a colui (o colei) che rivolgeva a lei (o lui) il suo amore, finalmente imboccherà la nuova strada. E percorsi pochi passi, guardando avanti vedrà un vicolo brullo che si perde all’orizzonte; che non era la meta agognata in un campo fiorito.
Allora si volterà indietro ricordando quello che aveva lasciato, ma vedrà solo macerie che lei stessa (o lui stesso) ha provocato.
Si siederà sulla prima pietra che vedrà, e si abbandonerà al pianto.
Scusate lo sfogo e la rabbia, ma il primo passo è stato fatto.
Ora aspetto che capisca voltandosi indietro, e che pianga.
Che soffra una centesima parte del mio dolore.
Che capisca di quanto ha perso, e di quanto ha perso una, e due, e tre volte, quando non capendo ancora, ha rifiutato di essere perdonata.
Errare è umano,
perdonare è divino,
rifiutare il perdono… Cos’è?
A voi la risposta…
E se non vi costa troppo… commentate anche quest’altro post:
Il poeta maledetto
ciao leggendo qllo ke hai scritto mi sn ritrovata xfettamente in qlle parole, ank’io spero ke si volti indietro e capisca qnto ha xso, però spero ke lo faccia piu infretta ke può prima ke io mi renda conto di qndo lui mi abbia fatto soffrire e di qnte cose ho sopportato accecata dall’amore. spero di riuscire a ricostruire il rapporto ke avevamo se decidesse di tornare indietro. spero ank’io ke provi almeno una piccola parte del dolore ke sto provando.
ciao…
Avrei voluto risponderti in una mail. Ma non volevo essere inopportuno. Non mi hai dato un link da seguire, un blog da leggere, un commento da poter lasciare. Allor ti scrivo qui. Sperando che tu legga questo mio commento.
Vittima non sei tu, vittima è lui… Di se stesso. Chi abbandona perde sempre. Si! Si volterà indietro, ma quando lo farà, sarà troppo tardi. Chissà perchè chi sbaglia, ci mette sempre troppo tempo a capirlo. E tu hai il diritto! Di non doverlo aspettare. Dolor si rifulge con Amore, ma quello vero, quello con la A maiuscola. E in esso non esiste dolore, non esiste tristezza, non esiste tempo. Così, mia cara amica, apri il tuo cuore, tu, forte creatura indifesa, nemmeno immagini qual spirito immenso nascondi: se ceder gli potresti piccola parte del tuo dolore, sicuro a morte lo condanneresti. Perchè più forte è chi resta. E prego che lui non torni. Prego per te, che tu sia libera della sua debolezza. Rivalsa arriva. Fidati. E presto ricorderai queste mie misere parole, ed un pensiero sfiorerà il tuo ritrovato sorriso: “quel poeta maledetto… Aveva ragione!”
Vivi Francesca! Vivi! F. è il passato. Ora ti aspetta il futuro.
Penso che la vita sia bella anche nella sofferenza di una perdita.Che ci sono dei momenti in cui bisogna rassegnarsi all’idea che non siamo essere divini, anche se ci forgiamo di nomi altisonanti come “poeta maledetto”. Le donne si allontanano per noia o perchè siamo convinti della nostra fittizia unicità.
Le donne, come gli uomini, non si allontanano per noia… Si allontanano per delusione.
Delusione per altisonanti nomi, carichi di false promesse ed illusioni, che inevitabilmente generano delusioni.
“Poeta Maledetto” non è un altisonante nome, tal quanto “il poeta maledetto” non è uso né abusa di altisonanti meriti. La vita non è bella. Specialmente nella sofferenza di una perdita. Ma è semplicemente “vita”, ed è l’unica che abbiamo. Non è possibile evitar perdite o vivere in eterno qual esseri divini. Ma nulla ci vieta di sognare e, godere di attimi di fittizia unicità, che svaniscono soltanto al riaprir d’occhi. Non ci è concesso di vivere davvero il sogno… Ci accontentiamo di sognare di vivere davvero.
mi hai fatto pensare tanto, belle parole
bellissimo testo.. penso che sia esattamente cosi.. hai colto in pieno cosa si prova..e come succede…come mi sento