Era una notte come tante,
eppur speciale era la luna,
che si specchiava sul mare
e col suo argento
avvolgeva i faraglioni.
Navigante eri lontano
e lontano era il tuo cuore da tutto.
Ma più forte fu il desiderio
di avvicinarti a quelle coste.
Fu forse la melodia delle onde;
complice la tua solitudine,
che ti convinse a navigar
per quella luce ch’era li,
accanto alla grotta,
e non poteva essere una stella.
Era una donna,
ma così bella
che non poteva esser vera.
Era forse un sogno,
quello per cui
avevi sperato l’amore.
Sul suo sorriso
vedesti nascere il giorno.
la sua figura pian piano sparire.
E riprendesti navigante la tua rotta.
Felice di sapere
che anche se nessuno ti vuol bene,
è sempre li che ti protegge
guidandoti da lontano
la fatina di quella azzurra grotta.
Il poeta maledetto