Il sogno del guerriero – scritta il 1 giugno 1996

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Strade polverose,

con la luna che le bacia,

un guerriero solitario

col suo cavallo attraversa.

Per rivedere gli occhi di una donna.

Per accarezzare ancora

la sua morbida pelle,

per dormire ancora una notte

fra i suoi capelli.

In mille duelli

non ha chinato la testa.

Sul corpo e nel cuore

ne ricorda il dolore.

Ma ora basta.

Lunga è la notte,

lontana la meta.

Non si arrende, non molla.

Tanta strada è già fatta.

Lui non ci crede, è vincente.

Al risveglio del giorno

troverà quella donna.

Le dirà:

“Ho visto la neve

cadere dal cielo.

L’ho vista sciogliersi

al calore del sangue

dei miei nemici.

Ho visto i prati fiorire

e per la mia rabbia

riempirsi di croci.

Io, vincitore di tante battaglie,

con questa spada

ho difeso il mio onore.

Questa stessa spada

ora pongo ai tuoi piedi,

insieme al mio amore.

Per te donna, oggi son qui.

Perché il tuo destino

sia legato al mio.”

Questo pensa il guerriero

e la luna già

comincia a tramontare.

Sui suoi pensieri

nasce il giorno

e nel suo sguardo

la gioia del ritorno.

Finalmente quella casa,

dove il guerriero

troverà una sposa.

Eccola, è li,

sull’uscio che aspetta.

“Donna, son qui.

Ma domani sarò altrove.”

E un’altra notte ci fu

per carezzare ancora

la sua morbida pelle,

per dormire fra i suoi capelli,

per rivedere quegli occhi di donna.

In quella notte

un lampo solcò il cielo

e tutto svanì.

Si risvegliò il guerriero

sorridendo del suo sogno.

Sguainò la spada,

montò sul cavallo perdendosi

in quelle polverose strade,

e non fece più ritorno.

Sconfitto dal ricordo di una donna,

che mai sarebbe stata sua,

lasciò che il sogno svanisse

con le prime luci del giorno.

 

Il poeta maledetto

 

Il sogno del guerriero – scritta il 1 giugno 1996ultima modifica: 2010-02-22T10:00:00+01:00da morris_garage
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