Ticchettìo del tempo che passa – 6 febbraio 1996

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Grigiore del cielo che nasconde la luna.

Gocce di pioggia che cadono in terra

annacquando le strade

già infreddolite dal profumo del vento.

Un ticchettìo di passi di donna

va a nascondersi in un portone,

per non bagnarsi.

Luccica un pò più in la di una stella.

Mentre la città sbadiglia e s’addormenta,

s’ode uno strillo di donna,

poi il pianto di un bambino.

Un fiocco rosa s’imperla di pioggia.

Domani esso diventerà

un ticchettìo di passi di donna,

che nascondendosi in un portone va,

per non bagnarsi,

dopo il suo primo appuntamento.

E si udranno ancora strilli,

ancora bimbi piangeranno.

Di fiocchi rosa e blu

le strade si riempiranno.

Gocce e gocce cadranno.

La luna nascosta ad ogni sguardo,

sorriderà di quelli che verranno.

Un esercito di: “Cambieremo il mondo!”

che al loro primo appuntamento con la vita, piangeranno.

S’allontanerà ella ticchettando nelle strade,

abbandonandoli alla pioggia, al vento, al pianto;

e a questo tempo,

che ticchettando va sparendo.

 

Il poeta maledetto

 

Ticchettìo del tempo che passa – 6 febbraio 1996ultima modifica: 2010-02-04T10:00:00+01:00da morris_garage
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