Chiedo scusa ai visitatori del blog.
E’ da un pò di giorni che non scrivo poesie, e avevo intenzione di scriverne una stasera. Ma il periodo non è dei migliori. E quando ti cade addosso la solitudine, legata a un pò di problemi di vario genere, non riesci a mettere parola dietro parola per suscitare emozioni in chi le legge. Non amo scrivere tanto per farlo. E chi ha letto le mie poesie, sa che quando mi ci metto, sarò anche maledetto, stupido, bastardo o semplicemente un idiota sincero, ma molti autori contemporanei possono solo chinare il capo. Non scrivo per falsa modestia. Sono molto egocentrico, spesso sicuro di me e non conosco mezzi termini. Preferisco lo scontro alla falsa approvazione. Ma chi un pò mi conosce, sa che può fidarsi cecamente di me. Perchè io sono nella vita, come sono quando scrivo: maledettamente sincero.
Quindi, se devo scrivere di una emozione specifica, in quel momento la devo vivere. Estraniandomi da tutto e tutti e pensando solo alla musa che in quel momento mi ispira.
Già, perchè nella mia mente ho in preparazione una poesia d’amore. Da dedicare ad una musa, una donna che fortunatamente, realmente esiste. Una donna a cui voglio dedicare un capolavoro.
Ma oggi no. Non sto bene. Sono troppo triste, troppo perso nei miei ricordi dolorosi, nei miei problemi, nella mia solitudine.
Basterebbe una carezza, un sorriso, una parola dolce. Delle piccole cose. Ma sono piccole cose che mi sono state negate un pò di tempo fa.
Piccole cose che disperatamente cerco. A volte gettandomi come un kamikaze in storie con donne che sanno apprezzare la sincerità e la disponibilità soltanto scambiandole per ingenuità, approfittandosene fino a quando smetto di concedere loro, ulteriori possibilità di riguadagnare la mia fiducia. Anche perchè disponibile si, ma stupido no.
Io ti cerco, donna.
E come un’esca metto qui le mie parole, aspettando che tu, ti renda conto che forse… Non sono un cattivo partito.
Chiedo solo di essere amato per quel che sono, con sincerità e fiducia e rispetto reciproci.
Scusate anche lo sfogo.
Tornando alla poesia: India, prima o poi la scrivo per te e te la dedico. E resterà come traccia imperitura tra le mie migliori poesie. Perchè tu sei così. O almeno, per quel poco (molto poco) che so di te, ti avvicini davvero tanto all’ideale di donna che ho cercato e mai trovato.
Perdonami la sincerità. Non è una dichiarazione d’amore pubblica, ma è la mia ufficiale promessa a scrivere una poesia per te, che parla di te.
Per tutti gli altri: godetevi la poesia quando ci sarà. Non sperate in fantastorie da blog tipo beautiful, perchè Lei è molto vicina al mio ideale di donna, ma io credo vivamente di essere molto distante dal suo ideale di uomo (a parte che non so se è impegnata o meno e nemmeno mai mi ha detto il suo nome). Quindi non create film strani, e non createvi false aspettative o resterete delusi.
Il poeta maledetto
oggi più maledetto del solito.