Voglio dirti che… – Gigi Finizio

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Voglio dirti che,
mi dispiace…

Mi dispiace di averti
dato fiducia.
Io, l’unico che ti conosca
esattamente per come sei.
Per quanto tu possa velar
di magica polver le tue ali,
con un soffio ho sempre svelato
i tuoi trucchi.

E nessuno mai saprà chi sei,
per come lo so io.
Eppure io ti ho amata.
Dell’unico vero amore
che ti fa accettare ogni cosa.
Scioccamente, pur sapendo.

Nasconditi pure agli altri,
non potrai mai a me.
Perché non con gli occhi
io ti guardavo,
ma con il cuore,
e ti vedevo esattamente come sei.
Eppure io ti amavo.

Voglio dirti che mi manchi,
che i miei occhi sono stanchi
di dormire troppo poco,
di guardare le tue foto.

Forse è ancora troppo presto,
forse ti potrò scordare,
ma del resto non m’importa,
dirtelo ancora una volta:

Voglio dirti mi dispiace,
perché tutto quello che ho fatto,
l’ho fatto perché ti ho amata;
voglio dirti mi dispiace,
perché tutto quello che faccio,
lo faccio perché ti amo.

Ma non cerco il tuo perdono, no.
E nemmeno il tuo ritorno.

Voglio dirti: dimmi grazie.
Perché luce di lampara,
sbiadirai in una nuova alba.
Capirai l’amore, si, lo capirai.

Voglio dirti mi dispiace,
perché quando capirai,
potrai solo volger lo sguardo indietro,
e trovare il vuoto che hai creato.

Voglio dirti che…

Il poeta maledetto

 

 

Voglio dirti che… – Gigi Finizio (inedita)

Voglio dirti che ti penso.
Anche oggi sai per caso,
camminavo senza un senso
sotto il peso dei ricordi
che hanno voce quando è tardi
quando cerco ad ogni costo
solo un gesto o un tuo segnale
che non faccia ancora male.
Voglio dirti che non posso
fare a meno del tuo corpo,
chi mi veste ce l’ho addosso,
non c’è torto né ragione…

Quando volano parole
che ti cambiano il futuro…
Non volevo te lo giurooooo…

Siamo due tenaci dentro
che si arrendono nel tempo,
che si prendono,
ma senza poi scusarsi mai…

Siamo luci di lampare
che non sanno più aspettare…
L’alba che fa spazio al sole.
Che sarà di noi?

Voglio dirti che mi manchi,
che i miei occhi sono stanchi
di dormire troppo poco,
di guardare le tue foto…

Forse è ancora troppo presto,
forse ti potrò scordare,
ma del resto non m’importa,
dirtelo ancora una volta…

Non ti chiamerò mai amore
se ne avrai ancora paura…
Farò sempre dolcemente
ogni passo verso il cuore…

E ti inseguo con la mente
inutilmente in questo foglio,
io ti voglio te lo giuroooo…

Siamo timide barriere,
quando quello che si teme
rende immobili e insicuri
e soli prima o poi…

Siamo luci di lampare
che non sanno più aspettare…
L’alba che fa spazio al sole.
Che sarà di noi?
Tu sapevi sempre cosa c’è
dietro i miei silenzi che
sono parte poi di me…

Com’è strano, tu,
tu non pensi più a com’eri
che liberavi i tuoi pensieri
i tuoi pudori stretti a me…

Nooooooo
Non è così!
Fai di noi una cosa sola…
Per non volerla più!!!

 

L’amore si odia…

 

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Vieni qua, vieni qua,
che ti dovevo dire tutte quelle cose
che non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire.
Vieni qua, vieni qua,
sempre la stessa storia.
Un equilibrio instabile,
che è crollato al vento
di una nuova gloria,
l’amore si odia.
Ed ogni petalo, sai,
si finge di essere una rosa.
E tu, mia rosa,
 non meriti più un battito di questa vita
per tutto quello che conta,
se conta,
sei come colla tra le dita.

“Il perdono è quasi
indizio di indifferenza.
Il vero amore non perdona mai. – Madame de Sonza”


 

Noemi e Fiorella Mannoia – L’Amore Si Odia

Noemi: Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire
tutte quelle cose che, cose che, non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire.
Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia
un equilibrio instabile, instabile, che crolla al vento di una nuova gloria, l’amore si odia.
Ah, se fosse così facile, ah, se fosse ancora innamorato di me
ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
ma tu non meriti più un battito di questa vita
per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita.
Fiorella Mannoia: Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene,
ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire
Vieni qua, vieni qua, le solite parole
di un sentimento fragile, fragile, come l’asfalto consuma la suola, l’amore si odia.
N: ah, se fosse tutto facile
N & M: ah, se fosse ancora innamorata di te
M: ed ogni petalo sai
N: si finge di essere una rosa
M: per ogni goccia vorrei
N: diluvio sopra ogni cosa
M: ma tu non meriti più un battito di questa vita
N: che tutto quello che conta
M: se conta
N: sei come colla sulle dita
M: ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
N & M: per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
M: ogni cosa
N: ma tu non meriti più un attimo della mia vita
M: per tutto quello che conta
N: se conta, sei la mia impronta sulle dita.

In due – Sal Da Vinci

 

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In due – Sal Da Vinci

Nell’immenso del tuo sguardo cerco me
Sembra quasi la profondità del mare
Quel silenzio di parole è un’arma in più
Spiega chiaramente quel che pensi tu

Il carattere costante fa di te
forse la più bella mia maledizione
Eppure corro qui da te
Le notti che mi vuoi sono frammenti di te

L’amore è un sogno da vivere in due
a me manca la metà

Noi siamo storie di sesso e bugie
animali di città
posso odiarti maledirti ma se chiami perdo la mia dignità

Se potessi con il sole brucerei parte della vita mia che m’hai rubato
Così non correrei da te le notti che mi vuoi senza frammenti di te

L’amore è un sogno da vivere in due
a me manca la metà

Noi siamo storie di sesso e bugie
animali di città
posso odiarti maledirti se tu vuoi
cancellarti dalla mente
dopo far l’indifferente ma sto male senza te

L’amore è un sogno da vivere in due
a me manca la metà

Noi siamo storie di sesso e bugie
animali di città
posso odiarti maledirti ma di te mi serve l’altra tua metà

Sal Da Vinci – Da Lontano / Il poeta maledetto – Da Lontano

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 Il poeta maledetto – Da Lontano (26 ottobre 2009)

  

Da lontano,
come voce che si perde
in un abisso senza echo;
volti gli occhi
in un tramonto che sbiadisce
in una notte senza stelle;
chiusi gli occhi un attimo,
una mano che carezza il viso,
amara delusione di saperla mia,
in un consolatorio, inutile gesto.
E desiderarla tua,
che piano stringi il tuo sposo,
per fermare quel brivido inatteso
nel cuore nato all’improvviso,
in una notte oscura e senza stelle,
tra bianche e morbide lenzuola
ch’ancor profumano del tuo bouquet.
Ma non s’acqueta, non si placa,
come se venisse da lontano,
vibranti note su pentagramma di vento.
Generate in un abisso senza echo,
da voce che il tuo nome chiama,
dove solo i ricordi non bastano
a fermare un brivido mai spento,
a scaldare il cuore di uomo,
che da lontano trema e t’ama. 

 

 

Sal Da Vinci – Da Lontano

 

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Il video

 

 

 

 

Il testo

Saranno i miei desideri che bussano al cuore
sento qualcosa cambiare qui dentro di me
com’è difficile dormire
accanto a chi non puoi lasciare e soffre ancora di più
quasi per gioco è iniziata una storia d’amore
ma con il fuoco di paglia si brucia si sa
devi lottare con la mente
il cuore non ragiona mai
ha deciso e non lo posso più fermare
Da lontano, tremo e t’amo
oramai per me non conta più nessuno
anche nei miei sogni sento il tuo respiro
tu sei tutto quel che manca dentro me
amare è vivere, non è impossibile
ma per vivere bisogna amare chi è dentro te.
Cerco ogni notte il tuo sguardo nel fondo del cuore
nelle carezze e i ricordi lasciati da te
nei tuoi sorridi improvvisati
dentro i tuoi baci mai perduti
in tutto quello che parla di te
Da lontano, tremo e t’amo
ora vedo pure la tua faccia sopra il mio cuscino
e nel buio sulla mia pelle sento ancora il tuo profumo
e ti stringo forte forte addosso
come se tu fossi qui con me
anche se di te qui niente c’è
Da lontano, tremo e t’amo
oramai per me non conta più nessuno
anche nei miei sogni sento il tuo respiro
tu sei tutto quel che manca dentro me
amare è vivere, non è impossibile
ma per vivere bisogna amare chi è dentro te

 

 

Zero Assoluto – Per dimenticare

Satirica sfida di grottesca maschera

che ride per nascondere il pianto.

Amaro è il ricordo,

tanto quanto il rimorso.

Ma l’inevitabile di un momento

non è l’inevitabile di un eterno.

E nell’attesa di unghie e caffé,

parole, canzoni e pensieri,

ricordi e commenti,

mi piace immaginare,

sperare, magari sognare,

di quel ritorno,

di quell’incontro.

 

Il poeta maledetto

 

Zero Assoluto – Per dimenticare

 

Il video

 

 

Il testo

Allora quindi è vero,
è vero che ti sposerai
Ti faccio tanti, tanti cari auguri,
se non vengo capirai
E se la scelta è questa
è giusta lo sai solo tu
E’ lui l’uomo perfeto che volevi
che non vuoi cambiare più.
Ti senti pronta a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
a fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e tutto questo
per amore.

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi…di te, di te, di te

E grazie per l’invito
ma proprio non ce la farò
ho proprio tanti, tanti, troppi impegni
credo forse partirò
se avessi più coraggio
quello che ti direi
che quell’uomo perfetto
che volevi tu non l’hai capito mai.
Io sarei pronto a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
e fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e tutto questo
per amore.

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi…di te, di te, di te.
Per dimenticare, per dimenticarmi, di te, di te, di te.

 

Negramaro – senza fiato – video, testo

 L’arco era teso, la freccia pronta ad essere scoccata,

solo in attesa di un segnale,

di un fremito alla schiena,

quale poteva esser la tua voce.

E così fendente l’aria essa si mosse, impetuosa,

come volesse attraversare il mondo intero,

e sfuggente e fulminea si mosse,

abbandonando la vista,

perdendosi nel bosco.

Ritrovarla sarà ardua impresa adesso…

Persa per sempre in quel fitto sottobosco?

Caduta come acqua nell’acqua?

E senza peso trascinata via da corrente,

in quel posto solo mio

che dentro te non c’è?

La mia è una sconfitta a priori,

ma nell’attesa,

per quanto estenuante possa essere,

in giorni non fausti

in cui mi resta di te solo un ricordo,

io non mi arrendo.

Io sono qui, sono ancora qui,

sono sempre qui.

Queste mie parole,

vergate a fuoco su di un’anima,

indelebili

come quelle di due notti fa,

non cambiano,

né scolorano col tempo che passa.

E persone, come vento, tempesta, uragano,

abbattono, distruggono, impediscono.

Ma passano e vanno via,

lasciando ancora occhi negli occhi,

il cui unico desiderio

è di tradurre in parole le tue emozioni,

di esaltare e realizzare

i tuoi desideri.

Non sono riva senza fiume in piena.

Non ho fiato senza vita

e scivolano i miei passi,

come sassi dentro te,

se non sei tu a muoverli.

Quella è l’unica situazione ch’io possa temere.

Il resto poco importa,

se non sei tu.

Muoverò guerra contro tutto e tutti

per averti mia;

per poter essere eternamente tuo.

Arma potente è l’amore vero

che rugge in me,

in attesa, ma pronto al balzo.

Indomito, impetuoso,

aspetta solo quel segnale:

il tuo ritorno.

E quando mi chiamerai,

mi ritroverai nel posto in cui mi avevi lasciato

e che mai ho abbandonato:

al tuo fianco.

 

Il poeta maledetto

per colei

che sa tradurre in emozioni le mie parole.

   

 

Il testo

Sono riva di un fiume in piena
Senza fine mi copri e scopri
Come fossi un’altalena
Dondolando sui miei fianchi
Bianchi e stanchi, come te – che insegui me.
Scivolando tra i miei passi
Sono sassi dentro te – dentro me
Se non sei tu a muoverli
Come fossi niente
Come fossi acqua dentro acqua

Senza peso, senza fiato, senza affanno
Mi travolge e mi sconvolgi
Poi mi asciughi e scappi via
Tu ritorni poi mi bagni
E mi riasciughi e torni mia
Senza peso e senza fiato
Non son riva senza te

Tell me now
Tell me how am I supposed to live without you
Want you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you

Se brillando in silenzio resti accesa dentro me – dentro te
Se bruciando e non morendo tu rivampi e accendi me
Stop burning me!
Dentro esplodi e fuori bruci
E ti consumi e scappi via
Stop burning me!

Mi annerisci e ti rilassi e mi consumi e torni mia
Stop burning me!
(Get out
Of my head
Get out
Of my head
Get out
Of my head
Get out
Of my head! Aaahhh)
Want you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you
No, please, don’t tell me now (touch me)
Tell me how am I supposed to live without you
No
Please
Don’t

Il cuore nel caffé – Gigi Finizio

Oggi va un pò così…

Un graffio sul cuore

che fa più male del solito.

 

Il poeta maledetto

 

 

Quanti amori senza storie…quante storie senza amore..
quante volte ho fatto tardi..cammimandoti sul cuore…
tu notavi nei miei occhi…mentre io ti derubavo…
ma un sorriso non mancava mai…
poi un giorno ti ho perduta…
ti cercavo nei miei occhi…

Ma non ti abitavo più…non ero più da te..
e di colpo mi è caduto il cuore nel caffè…
scusami se io non ho la forza che c’è in te..
se non ho capito niente..
se non so più respirare…
se gli amici dicono puoi farcela se vuoi…
mentre le mie mani mi raccontano di noi…
se rifaccio il trucco e frego la malinconia…
per sembrare ancora forte…
stringo i pugni in tasca e vado via…

Aspettavi i miei ritorni mentre io…mi allontanavo…
e così passava il tempo senza dirti mai…ti amo…
eri come una canzone che non riesci più a cantare…
ma che prima o poi ricorderai…
poi un giorno ti ho perduta..
e non so più cosa fare…

Dai ti prego amore mio…aiutami a cercare..
questo sole freddo cerca un cielo per brillare…
scusami se io non ho la forza che c’è in te…
se non ho capito niente..
se non so più respirare…
se gli amici dicono puoi farcela se vuoi…
mentre le mie mani mi raccontano di noi…
se rifaccio il trucco e frego la malinconia…
per sembrare ancora forte….
stringo i pugni in tasca e vado via…

quanti amori senza storie…quante storie senza amore…
quante volte ho fatto tardi….

Cleptomania – Sugar Free

Questa mi hai detto, è una delle tue canzoni preferite.
Rileggendo il testo, ho ricordato,
quante di queste frasi ci siamo scambiati.
Quanto questa canzone rappresenti perfettamente
la nostra complicità, la nostra passione, il nostro desiderarci,
il nostro chiederci e pretenderci.
A te la dedico Viky,
mia follia ed unica cura per essa.
A te, amore mio.

Il poeta maledetto

 

Artista: Sugarfree
Album: Clepto-Manie
Titolo: Cleptomania

Sono affetto da un morbo incurabile
Il mio difetto è un istinto incontrollabile
Se ti vedo devo averti tra le mie mani
Liquidato da ogni dottore “Non rimedio” queste le parole
Ma la mia cura potresti essere tu
Prima o dopo i pasti non importa
Due o tre volte al giorno sì mi bastano per sperare
Aiutami a guarire da questa mia malattia
Affetto da una strana forma di cleptomania
Voglio averti mia, solamente mia
Ora che non ho più via d’uscita
Ora che ogni porta è stata chiusa
Apri almeno le tue gambe verso me
Prima o dopo i pasti non importa
Due o tre volte al giorno sì mi bastano per volare
Aiutami a guarire da questa mia malattia
Affetto da una strana forma di cleptomania
Voglio averti mia, solamente mia
Già sto meglio se ti tengo tra le mie mani
Sto guarendo se ti tengo tra queste mani
Aiutami a guarire da questa mia malattia
Affetto da una strana forma di cleptomania
Voglio averti mia, solamente mia.