Tu sarai mia! – scritta il 12 agosto 1994

 

Nessuna idea potrà distrarmi.

Nessuna ragazza potrà sedurmi.

Nessun genitore potrà allontanarci.

Nessuna distanza potrà separarci.

Nessun litigio potrà dividere noi due.

Nessuna malattia potrà distogliere

il mio sguardo da te.

Nessuna tenebra potrà impedirmi

di vedere la tua luce.

Nessun cataclisma potrà impedirmi

di starti vicino.

Nessun futuro avverso potrà impedirmi

di stringerti tra le braccia e baciarti.

Tu sarai mia! Mia per sempre!

E’ scritto nel tuo destino.

E’ scritto nel mio destino.

 

Il poeta maledetto

Se tu – scritta il 21 maggio 1994

 

Se ogni mio desiderio fosse stato una pietra,

avrei potuto erigere un mausoleo

da far invidia a qualsiasi altra costruzione.

Ed in cima ve ne sarebbe stata una

in cui vi fosse inciso un nome: il tuo.

Se ogni mio sogno fosse stato un fiore,

avrei potuto ricoprire il mondo

con quei petali.

Se tu fossi stata mia,

avresti potuto riempire

il mio cuore d’amore.

Ma non è così.

Eppure vedo montagne di pietre

in qualsiasi direzione

il mio sguardo possa posarsi,

ed ecco che comincia a piovere.

Ma piovono petali, cosa vuol dire?

Vuol dire che sei mia?

Se è così,

quanto vorrei che in questa pioggia di petali

i tuoi baci fossero fulmini

a devastar le mie labbra.

Intanto aspetto il temporale

e le tue risposte.

 
Il poeta maledetto

Incubo – scritta il 18 maggio 1994

 

Ho sognato di trovarmi in un mondo

in cui tu non c’eri.

Il sole non dava calore,

l’aria era irrespirabile,

fredda, glaciale.

Eppure un pò più in la

arbusti rinsecchiti,

dimostravano che un tempo,

vi era stato molto calore,

e forti passioni.

Infine ho capito che quel mondo

era il mio cuore.

Poi sei arrivata tu,

ma peggio nel peggio,

continuavi a ripetere: no, no, no.

All’infinito.

E ad ogni no, cadeva un arbusto.

Ad ogni no, in quel mondo,

si apriva una piaga sempre più profonda.

Ad ogni no,

il mio cuore andava in frantumi

e ad ogni no, ti allontanavi,

fin quando non sei sparita.

Mi son svegliato e tu non ci sei,

eppur nella mente,

avverto ancora l’eco dei tuoi no.

E il mio cuore va davvero in frantumi;

e il mio corpo va davvero in frantumi;

crolla il mondo sotto i miei piedi.

E la mia anima, non so dove sia;

l’ho persa quando ho perso te.

Forse la ritroverò

quando l’incubo sarà finito.

E l’incubo finirà

solo quando sarò morto.

E mi inebrio in un presagio di morte,

che non è molto lontano.

 

Il poeta maledetto

Stella cadente – scritta il 14 maggio 1994

 

Una stella cadente tu sei,

di cielo in cielo vagando vai.

Senza meta, senza scopo.

Non ti fermi mai,

mai ci doni la tua presenza,

e ti lasci apprezzare

soltanto per la tua scia,

per quell’attimo in cui

passi e poi scompari.

Basta!

Non cadere più, non fuggire più,

non sparire più.

Ora fermati

e lasciati amare.

 
Il poeta maledetto