L’attesa – scritta il 1 luglio 1994

 

T’ha detto che un giorno sarebbe tornato,

e lo stai ancora aspettando.

E ricordi le corse sulla spiaggia,

e arrampicarsi sugli scogli,

e quel vascello nella baia

che un giorno l’avrebbe portato via.

Ma Akinu, giovane e bella indigena,

sperava che il suo uomo

non l’avrebbe mai lasciata,

che il vascello,

non fosse più salpato da quell’isola.

E quella sera sulla spiaggia

non hai potuto dirgli no;

e mentre lui ti accarezzava

tu già piangevi la sua lontananza.

E il giorno è venuto,

e il vascello è andato via,

portandosi con se, il tuo marinaio.

E lui t’ha detto che un giorno sarebbe tornato,

e lo stai ancora aspettando.

E il tuo bambino gioca sulla spiaggia

con un granchio e una conchiglia,

mentre il tuo sguardo punta all’orizzonte

per cercare quel vascello che non torna.

Ma tu, lo stai ancora aspettando.

 

Il poeta maledetto

Estate – scritta il 6 maggio 1994

 

Il mare, calmo come non mai;

il vento, fresco e leggero;

la spiaggia, vuota e splendente;

il sole, caldo e rilassante.

Io, te, senza tempo, senza scopo.

A goderci il mare, a goderci il vento,

a goderci il sole, mangiando un gelato.

Solo io e te.

E il resto del mondo a crepare d’invidia.

 

Il poeta maledetto