Raf canta Battisti – E penso a te

Raf canta Battisti – E penso a te

 

 

Il testo

 

Io lavoro e penso a te
torno a casa e penso a te
le telefono e intanto penso a te
Come stai? E penso a te
Dove andiamo? E penso a te
Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te
Non so con chi adesso sei
non so che cosa fai
ma so di certo a cosa stai pensando
è troppo grande la città
per due che come noi
non sperano però si stan cercando cercando
Scusa è tardi e penso a te
ti accompagno e penso a te
non son stato divertente e penso a te
sono al buio e penso a te
chiudo gli occhi e penso a te
io non dormo e penso a te

Raf – In tutti i miei giorni

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Raf > Ouch (2004) > In Tutti I Miei Giorni


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Il tempo scorre o non trascorre mai, a volte non esiste
Per questo non ha cancellato tutti i miei giorni con te
La strada scorre sale l’ansia che io non saprò nascondere
C’è sempre un’emozione nuova nel rivederti
No, non ti chiederò, se resterai un giorno o solo un’ora
Se, puntualmente siamo all’ultima puntata della nostra storia

Adesso no, non mi importa niente, niente al mondo
Incognite, malinconie, lasciate il posto in questo cuore che va
Che attraversa la città, non fermatemi, sto per raggiungerti.

Il tempo scorre inesorabile, tu non ci sei, stavolta non verrai
Ed i ricordi sbattono in faccia,
Come un treno che sfreccia.
Ma che sarà di noi, se tutto è stato, oppure non c’è stata mai
La coscienza di poter toccare insieme il cielo in una stanza

Chissà chissà e resto solo con le mie domande
Patetiche, inutili purtroppo indispensabili
Adesso che sono solo, sono io a non credere
In un laconico addio

Tu non smetterai di essere il centro di tutti i miei pensieri
E di tutti i sogni quelli più veri
E se mi cercherai, se ti sentirò
O Se Non Ci Incontreremo Mai,
Comunque Io Ti Ritroverò In Tutti I Miei Giorni

Inevitabile Follia – Raf

Piccola premessa: Grande canto d’amore. Parole semplici ed efficaci. Cosa è l’amore? Una inevitabile follia.

Accade per caso, se sei alla ricerca o meno, a volte arriva quando meno te l’aspetti. E ti prende, ti cattura, e non riesci a pensare ad altro. Esisto solo io, esisti solo tu, e questo nostro amore. Il resto non c’è più.

Una follia d’altri tempi, con altri valori, che oramai scompaiono perdendosi nella quotidianità e nella superficialità.

Ma non tutto è perduto, non tutto è mediocre. Esiste ancora qualche folle, che è in grado di coinvolgerti in questo sbaglio (o cambio) di corsia.

In questa sua, inevitabile follia. Buon ascolto a chi è innamorato, a chi sta cercando di innamorarsi, a chi sta cercando di far innamorare di se, e a chi si innamorerà presto.

 

Raf > Collezione Temporanea (1996) > Inevitabile Follia

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È inevitabile oramai
come uno sbaglio di corsia
questo groviglio fra di noi
questa tua bocca sulla mia
e le tue mani su di me
sulle mie mani su di te
molto probabile che sia
inevitabile follia.
Fammi entrare nel tuo labirinto
voglio perdermi dentro di te
siamo due calamite viventi
tutto il resto del mondo non c’è.
E questo amore ci darà
un’incredibile energia
un varco dove la realtà
sconfina nella fantasia.
E quante notti dormirei
sulla tua dolce prateria
perché ti voglio e tu mi vuoi
inevitabile follia.
Esisto solo io
esisti solo tu
e questo nostro amore
il resto non c’è più.
So che resteremo chiusi qua
perché l’amore è prigionia
ma inevitabile verrà
anche la voglia di andar via.
Quando a letto saremo distanti
come amanti di mille anni fa
raccogliendo rimorsi e indumenti
e frammenti di felicità.
Ma invece dell’eternità
di questa splendida follia
l’amore si consumerà
in una lenta eutanasia.
Esisto solo io
esisti solo tu
ma quanto soffriremo
per non amarci più.
Ma è inevitabile oramai
questo groviglio fra di noi
questa tua bocca sulla mia…
è inevitabile follia.

Dedica: Anche questa non poteva mancare. Mai caso al caso. Anche questa canzone, ha il suo perchè, nella mia follia.

La dedico a colei che non molto tempo fa, paragonai ad un labirinto, facile entrarci, facile perdercisi, impossibile uscirne.

Perchè davvero vorrei, che Lei mi aprisse le porte del labirinto del suo cuore. Dove io potrei perdermi, per sempre.

Il poeta maledetto