Sal Da Vinci – Da Lontano / Il poeta maledetto – Da Lontano

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 Il poeta maledetto – Da Lontano (26 ottobre 2009)

  

Da lontano,
come voce che si perde
in un abisso senza echo;
volti gli occhi
in un tramonto che sbiadisce
in una notte senza stelle;
chiusi gli occhi un attimo,
una mano che carezza il viso,
amara delusione di saperla mia,
in un consolatorio, inutile gesto.
E desiderarla tua,
che piano stringi il tuo sposo,
per fermare quel brivido inatteso
nel cuore nato all’improvviso,
in una notte oscura e senza stelle,
tra bianche e morbide lenzuola
ch’ancor profumano del tuo bouquet.
Ma non s’acqueta, non si placa,
come se venisse da lontano,
vibranti note su pentagramma di vento.
Generate in un abisso senza echo,
da voce che il tuo nome chiama,
dove solo i ricordi non bastano
a fermare un brivido mai spento,
a scaldare il cuore di uomo,
che da lontano trema e t’ama. 

 

 

Sal Da Vinci – Da Lontano

 

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Il video

 

 

 

 

Il testo

Saranno i miei desideri che bussano al cuore
sento qualcosa cambiare qui dentro di me
com’è difficile dormire
accanto a chi non puoi lasciare e soffre ancora di più
quasi per gioco è iniziata una storia d’amore
ma con il fuoco di paglia si brucia si sa
devi lottare con la mente
il cuore non ragiona mai
ha deciso e non lo posso più fermare
Da lontano, tremo e t’amo
oramai per me non conta più nessuno
anche nei miei sogni sento il tuo respiro
tu sei tutto quel che manca dentro me
amare è vivere, non è impossibile
ma per vivere bisogna amare chi è dentro te.
Cerco ogni notte il tuo sguardo nel fondo del cuore
nelle carezze e i ricordi lasciati da te
nei tuoi sorridi improvvisati
dentro i tuoi baci mai perduti
in tutto quello che parla di te
Da lontano, tremo e t’amo
ora vedo pure la tua faccia sopra il mio cuscino
e nel buio sulla mia pelle sento ancora il tuo profumo
e ti stringo forte forte addosso
come se tu fossi qui con me
anche se di te qui niente c’è
Da lontano, tremo e t’amo
oramai per me non conta più nessuno
anche nei miei sogni sento il tuo respiro
tu sei tutto quel che manca dentro me
amare è vivere, non è impossibile
ma per vivere bisogna amare chi è dentro te

 

 

Zero Assoluto – Per dimenticare

Satirica sfida di grottesca maschera

che ride per nascondere il pianto.

Amaro è il ricordo,

tanto quanto il rimorso.

Ma l’inevitabile di un momento

non è l’inevitabile di un eterno.

E nell’attesa di unghie e caffé,

parole, canzoni e pensieri,

ricordi e commenti,

mi piace immaginare,

sperare, magari sognare,

di quel ritorno,

di quell’incontro.

 

Il poeta maledetto

 

Zero Assoluto – Per dimenticare

 

Il video

 

 

Il testo

Allora quindi è vero,
è vero che ti sposerai
Ti faccio tanti, tanti cari auguri,
se non vengo capirai
E se la scelta è questa
è giusta lo sai solo tu
E’ lui l’uomo perfeto che volevi
che non vuoi cambiare più.
Ti senti pronta a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
a fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e tutto questo
per amore.

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi…di te, di te, di te

E grazie per l’invito
ma proprio non ce la farò
ho proprio tanti, tanti, troppi impegni
credo forse partirò
se avessi più coraggio
quello che ti direi
che quell’uomo perfetto
che volevi tu non l’hai capito mai.
Io sarei pronto a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
e fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e tutto questo
per amore.

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi…di te, di te, di te.
Per dimenticare, per dimenticarmi, di te, di te, di te.

 

Negramaro – senza fiato – video, testo

 L’arco era teso, la freccia pronta ad essere scoccata,

solo in attesa di un segnale,

di un fremito alla schiena,

quale poteva esser la tua voce.

E così fendente l’aria essa si mosse, impetuosa,

come volesse attraversare il mondo intero,

e sfuggente e fulminea si mosse,

abbandonando la vista,

perdendosi nel bosco.

Ritrovarla sarà ardua impresa adesso…

Persa per sempre in quel fitto sottobosco?

Caduta come acqua nell’acqua?

E senza peso trascinata via da corrente,

in quel posto solo mio

che dentro te non c’è?

La mia è una sconfitta a priori,

ma nell’attesa,

per quanto estenuante possa essere,

in giorni non fausti

in cui mi resta di te solo un ricordo,

io non mi arrendo.

Io sono qui, sono ancora qui,

sono sempre qui.

Queste mie parole,

vergate a fuoco su di un’anima,

indelebili

come quelle di due notti fa,

non cambiano,

né scolorano col tempo che passa.

E persone, come vento, tempesta, uragano,

abbattono, distruggono, impediscono.

Ma passano e vanno via,

lasciando ancora occhi negli occhi,

il cui unico desiderio

è di tradurre in parole le tue emozioni,

di esaltare e realizzare

i tuoi desideri.

Non sono riva senza fiume in piena.

Non ho fiato senza vita

e scivolano i miei passi,

come sassi dentro te,

se non sei tu a muoverli.

Quella è l’unica situazione ch’io possa temere.

Il resto poco importa,

se non sei tu.

Muoverò guerra contro tutto e tutti

per averti mia;

per poter essere eternamente tuo.

Arma potente è l’amore vero

che rugge in me,

in attesa, ma pronto al balzo.

Indomito, impetuoso,

aspetta solo quel segnale:

il tuo ritorno.

E quando mi chiamerai,

mi ritroverai nel posto in cui mi avevi lasciato

e che mai ho abbandonato:

al tuo fianco.

 

Il poeta maledetto

per colei

che sa tradurre in emozioni le mie parole.

   

 

Il testo

Sono riva di un fiume in piena
Senza fine mi copri e scopri
Come fossi un’altalena
Dondolando sui miei fianchi
Bianchi e stanchi, come te – che insegui me.
Scivolando tra i miei passi
Sono sassi dentro te – dentro me
Se non sei tu a muoverli
Come fossi niente
Come fossi acqua dentro acqua

Senza peso, senza fiato, senza affanno
Mi travolge e mi sconvolgi
Poi mi asciughi e scappi via
Tu ritorni poi mi bagni
E mi riasciughi e torni mia
Senza peso e senza fiato
Non son riva senza te

Tell me now
Tell me how am I supposed to live without you
Want you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you

Se brillando in silenzio resti accesa dentro me – dentro te
Se bruciando e non morendo tu rivampi e accendi me
Stop burning me!
Dentro esplodi e fuori bruci
E ti consumi e scappi via
Stop burning me!

Mi annerisci e ti rilassi e mi consumi e torni mia
Stop burning me!
(Get out
Of my head
Get out
Of my head
Get out
Of my head
Get out
Of my head! Aaahhh)
Want you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you
No, please, don’t tell me now (touch me)
Tell me how am I supposed to live without you
No
Please
Don’t

Negramaro – solo per te – video, testo

Le cose non capitano mai per caso.

 Anche se a volte sembrano capitare nel momento sbagliato.

“Solo per te io cambierò pelle”.

Ma il passaggio non è facile.

Anche se mai mi tiro indietro,

come la notte non faccio rumore se cado,

e se cado è per te.

L’eclatanza di una volta ha abbandonato il mio spirito,

fuoco di paglia fa buona fiamma,

ma dura davvero poco.

Ed il vento disperde quella cenere

lasciando solo ricordi.

Io ci sono, io sono qui.

Sono sempre stato qui in attesa.

E ancora resterò ad attendere

che il momento sia propizio.

Non mi abbandono a stelle cadenti

che svaniscono in attimi di luce.

Affido il mio animo a Mizar,

che imperitura vive nel cielo notturno,

regalandosi a sguardi di scrutatori ignari.

Potenza ella dimostra, non di attimi…

di eterno.

Se tu ci sei, io ci sono.

Se tu ci sarai, io ci sarò.

Non è indifferenza,

è preparazione di qualcosa di più grande,

che solo pochi possono capire,

che ancor più pochi possono vivere.

E disegno nel cielo infinito

qualcosa che somiglia a te.

Lasciando una traccia in questo mio mondo,

che somiglia a me.

 

Il poeta maledetto

 

 

testo

 

Solo per te
convinco le stelle
a disegnare nel cielo infinito
qualcosa che somiglia a te

solo per te
io cambierò pelle
per non sentir le stagioni passare
senza di te

come la neve non sa
coprire tutta la città

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

come la neve non sa
coprire tutta la città

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

è per te
è per te
è per te

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

Giusy Ferreri – Non ti scordar mai di me

Dedicata alla donna

che ha saputo

graffiarmi il cuore.

A te,

mia

“occhi di cielo”

 

Il poeta maledetto

 

 

 

 Se fossi qui con me questa sera
Sarei felice e tu lo sai.
Starebbe meglio anche la luna,
ora piu’ piccola che mai.
Farei anche a meno della nostalgia
Che da lontano
Torna a portarmi via
Del nostro amore solo una scia
Che il tempo poi cancellera’
E nulla sopravvivera’.

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

Forse e’ anche stata un po’ colpa mia
Credere fosse per l’eternita’.
A volte tutto un po’ si consuma,
senza preavviso se ne va.

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

Non ti scordar…
Non ti scordar…

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

Il cuore nel caffé – Gigi Finizio

Oggi va un pò così…

Un graffio sul cuore

che fa più male del solito.

 

Il poeta maledetto

 

 

Quanti amori senza storie…quante storie senza amore..
quante volte ho fatto tardi..cammimandoti sul cuore…
tu notavi nei miei occhi…mentre io ti derubavo…
ma un sorriso non mancava mai…
poi un giorno ti ho perduta…
ti cercavo nei miei occhi…

Ma non ti abitavo più…non ero più da te..
e di colpo mi è caduto il cuore nel caffè…
scusami se io non ho la forza che c’è in te..
se non ho capito niente..
se non so più respirare…
se gli amici dicono puoi farcela se vuoi…
mentre le mie mani mi raccontano di noi…
se rifaccio il trucco e frego la malinconia…
per sembrare ancora forte…
stringo i pugni in tasca e vado via…

Aspettavi i miei ritorni mentre io…mi allontanavo…
e così passava il tempo senza dirti mai…ti amo…
eri come una canzone che non riesci più a cantare…
ma che prima o poi ricorderai…
poi un giorno ti ho perduta..
e non so più cosa fare…

Dai ti prego amore mio…aiutami a cercare..
questo sole freddo cerca un cielo per brillare…
scusami se io non ho la forza che c’è in te…
se non ho capito niente..
se non so più respirare…
se gli amici dicono puoi farcela se vuoi…
mentre le mie mani mi raccontano di noi…
se rifaccio il trucco e frego la malinconia…
per sembrare ancora forte….
stringo i pugni in tasca e vado via…

quanti amori senza storie…quante storie senza amore…
quante volte ho fatto tardi….

Raf – In tutti i miei giorni

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Raf > Ouch (2004) > In Tutti I Miei Giorni


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Il tempo scorre o non trascorre mai, a volte non esiste
Per questo non ha cancellato tutti i miei giorni con te
La strada scorre sale l’ansia che io non saprò nascondere
C’è sempre un’emozione nuova nel rivederti
No, non ti chiederò, se resterai un giorno o solo un’ora
Se, puntualmente siamo all’ultima puntata della nostra storia

Adesso no, non mi importa niente, niente al mondo
Incognite, malinconie, lasciate il posto in questo cuore che va
Che attraversa la città, non fermatemi, sto per raggiungerti.

Il tempo scorre inesorabile, tu non ci sei, stavolta non verrai
Ed i ricordi sbattono in faccia,
Come un treno che sfreccia.
Ma che sarà di noi, se tutto è stato, oppure non c’è stata mai
La coscienza di poter toccare insieme il cielo in una stanza

Chissà chissà e resto solo con le mie domande
Patetiche, inutili purtroppo indispensabili
Adesso che sono solo, sono io a non credere
In un laconico addio

Tu non smetterai di essere il centro di tutti i miei pensieri
E di tutti i sogni quelli più veri
E se mi cercherai, se ti sentirò
O Se Non Ci Incontreremo Mai,
Comunque Io Ti Ritroverò In Tutti I Miei Giorni

Laura Pausini – Vivimi – testo e musica

Avrei voluto aggiungere un’introduzione, com’è mia abitudine.

Ma questa canzone ha un significato speciale e finirei per perdermi in mille parole.

Meglio ascoltare la canzone. Il post con le mie considerazioni, lo scrivo un’altra volta.

 

Laura Pausini > Resta In Ascolto (2004) > Vivimi


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Non ho bisogno più di niente
Adesso che
Mi illumini d´amore immenso fuori e dentro
Credimi se puoi
Credimi se vuoi
Credimi e vedrai non finirà mai
Ho desideri scritti in alto che volano
Ogni pensiero è indipendente dal mio corpo
Credimi se puoi
credimi perché
farei del male solo e ancora a me
Qui grandi spazi e poi noi
Cieli aperti che ormai
Non si chiudono più
C´è bisogno di vivere da qui
Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un´ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto ti prego
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E Ascolta quello che ho qui dentro
Così diventi un grande quadro
che dentro me
Ricopre una parete bianca un po´ anche stanca
Credimi se puoi
Credimi perché
Farei del male solo e ancora a me
Qui tra le cose che ho
Ho qualcosa di più
Che non ho avuto mai
Hai bisogno di vivermi di più
Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un´ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto, ti prego
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E ascolta quello che ho qui dentro
Hai aperto in me
La fantasia
Le attese i giorni di un´illimitata gioia
Hai preso me
Sei la regia
Mi inquadri e poi mi sposti in base alla tua idea
Vivimi senza paura
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l´apparenza e prendi il senso
E ascolta quello che ho qui dentro

Mango – Luce

Mango > Credo 2 (1998) > Luce

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Parlo di una storia che svanì
Di quei giorni che lasciano troppa sete…
Come mai… tu ritorni… e sei ancora qui?
E l’inverno sui rami già diventa estate
Sei… sei… con me…
E chissà se ti ho perso mai…
Qui… qui… perché… ?

Parlo d’amore e di un cielo che io abbandonai
E di me, di te, di noi due indifesi
Tu mi accarezzi le mani…
Ma che cosa fai?
Forse che tutto va…
Anche gli anni spesi…
Sei… qui… con me
Ti cercai… ti dimenticai
Sei… qui… con me
Ancora…
Ancora…
Ancora…
Come allora…
Luce che purifichi i miei sogni
Scendi piano dentro me…
Luce che rischiari apertamente
Non lasciarmi da solo mai… ti prego…
Mai… mai… mai… voglio amore…
Nella forza che mi dai
Nel coraggio che mi dai…
Luce che una strada sola insegni…
Uh… uh… uh…

Senti questa vita che trafigge così…
E ci porta con sé col suo passo lieve
Ma tu sei qui…
Ti cercai… ti dimenticai…
Sei… qui… con me…
Ancora…
Ancora…
Ancora…
Come allora…
Luce che purifichi i miei sogni
Scendi piano dentro me…
Luce che rischiari apertamente
Più vive in me, bruciante in me, dentro me
Luce che una strada sola insegni…
Non lasciarmi da solo mai… ti prego…
Mai… mai… mai… voglio amore…
Nella forza che mi dai
Nel coraggio che mi dai…

Carmen Consoli – L’eccezione

 Stufo di innumerevoli rinunce,

in attesa di improbabili contropartite,

mi plasmo in eccezione,

non per insidiare la norma,

per distruggerla.

Perchè una nuova regola

possa crescere.

Più forte, più giusta, più viva.

Nel frattempo godetevi canzone e testo,

perle di rara saggezza e realtà.

Carmen Consoli > L’Eccezione (2002) > L’Eccezione

http://ilpoetamaledetto.myblog.it/media/00/01/134992363.mp3

Soffro nel
vederti infrangere
i principi sui quali era
salda un’esemplare dignità.

Condizione
inammissibile,
la discutibile urgenza
per cui è indispensabile
uniformarsi alla media.

Si dice che ad ogni rinuncia
corrisponda una contropartita
considerevole, ma l’eccezione alla regola
insidia la norma.

Se è vero che ad ogni rinuncia
corrisponde una contropartita
considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe
una lauta ricompensa.

Soffro nel
vederti compiere
bizzarre movenze indotte
da un burattinaio scaltro.

Credi sia
una scelta ammirevole
fuggire lo sguardo
severo e vigile
della propria coscienza?

Si dice che ad ogni rinuncia
corrisponda una contropartita
considerevole, ma l’eccezione alla regola
insidia la norma.

Se è vero che ad ogni rinuncia
corrisponde una contropartita
considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe
una lauta ricompensa.

Se è vero che ad ogni rinuncia
corrisponde una contropartita
considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe
una lauta ricompensa