Ladri di sogni – scritta il 15 marzo 1995

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In camera mia avevo un armadio,

e dentro l’armadio

avevo nascosto una scatola.

Ogni notte vegliavo

perché non venisse mai aperta.

E non dormivo mai.

Ma un giorno mi sono distratto.

Ho chiuso un attimo gli occhi.

Ho sognato di volare via dalla finestra,

sempre più in alto.

Ho girato intorno al sole,

mi sono perso nella luce.

Non sarei mai più tornato qui giù.

Poi ho ricordato la mia camera

e ne ho avuto nostalgia.

Son rientrato dalla finestra

e mi son svegliato

che ero immerso nella luce.

L’armadio era aperto,

la scatola, vuota.

Ladro di un mondo!

Aveva rubato i miei sogni.

In camera mia avevo un armadio,

e dentro l’armadio

avevo nascosto una scatola vuota.

Ogni notte vegliavo

perché non venisse mai chiusa.

E non dormivo mai.

Ma un giorno mi sono distratto.

Ho chiuso un attimo gli occhi.

Ho sognato di persone

che volavano via dalle finestre,

sempre più in alto.

Le vedevo girare intorno al sole,

perdersi nella luce.

Non sarebbero mai più tornate qui giù,

se non avessero avuto nostalgia.

E mi son svegliato

che ero immerso nella luce.

L’armadio era chiuso,

la scatola piena.

Ladro di un uomo!

Avevo rubato i sogni del mondo.

 

Il poeta maledetto

 

Banche e finanziarie – 2 dicembre 2008

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Sole rosso a riscaldare,

alba fresca e fonte scura.

Cristal liquido in gorgoglio

di movimento in discesa,

ed erba e alberi.

A piedi nudi restando,

spoglio d’ogni velo,

lentamente divenendo

d’un’unica progenie

e corpo, e acqua.

Son qui e mi bagno.

Tremula attesa tiepida stella ricordare.

Attendo lividura carne lacera assaporare.

Venite piranas!

Il poeta maledetto è qui!

Sfamatevi delle mie carni turgide!

Or più non temo né paura, né dolore, né morte.

Il poeta maledetto