La Paura – scritta il 7 giugno 1995

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Un rumore improvviso

un istante

poi tutto scompare.

Un minuto, un rumore.

Il cuore mi batte

più forte di un tuono

più veloce di un lampo.

Mi giro di scatto,

il viso stravolto.

E’ soltanto caduta una sedia.

Ve n’è ancora l’ombra in terra.

Il rumore è passato:

è soltanto un ricordo.

Però che paura

in quell’istante già vuoto.

 

Il poeta maledetto

 

Un sorriso all’improvviso – 27 marzo 2009

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Di fulgido splendore avvinto,
candide perle e azzur cristalli intriso.
Seguir sorriso in scia,
qual nave in flutti solitaria notte
di luminosa speme, lattea via s’abbrivi.
Così tra mille e più ti riconobbi,
anche se prima volta stella mia,
guardar mi fu concesso.
E ritrovai parole e pensieri
di un dolce cuor da brividi sinceri.
Donna che mossa in puro sentimento,
occhi preziosi regalar mi volle lacrime.
Qual tenerezza cinge cuore mio sgomento
or consapevole che lei davvero esiste.
Non fu ne sogno, ne profondo delirio,
che mosse gli occhi miei a crear miraggio.
Lei, donna ch’ancor capace
a credere d’amor sincero,
mille e più versi invano l’invocai.
Un solo gesto in ricompensa,
tal che del resto rimanente
innamorar potrei piane e vallate
a perdita di fiato.
D’oro corona cinta
mia delicata musa,
io ti ringrazio.
D’un battito in più
frangente d’amore insperato,
al mio cuore, questa sera hai donato.

 

Il poeta maledetto