L’uomo odia la felicità.
Così ha inventato l’amore…
Perché potesse aver motivo
di essere eternamente infelice.
Il poeta maledetto
Stellina mia, un attimo fa eri qui.
Stellina mia dove sei andata?
Ti avevo qui fra le mie braccia,
ti avevo qui sulle mie labbra.
Nel tuo sorriso era la mia felicità,
nei tuoi passi la mia voglia di vivere.
Ma quei tuoi passi, dove ti hanno portata?
Amore mio, quanto mi manchi!
Stellina mia, ma dove sei andata?
Il poeta maledetto
Particolarmente indicata per soggetti allergici alla felicità e
per coloro i quali hanno detto: “Basta! Io non credo più alle illusioni!”
principio attivo: Innamoramento
modalità di somministrazione: Verbale, orale, visiva, corporale, trasferimento da contatto, scambio di fluidi, in etere, tramite pensiero (ma solo come palliativo o in aggiunta ad altri tipi di somministrazione).
Nessun tipo di somministrazione esclude l’altro, anzi, si consigliano somministrazioni multiple e di diverso tipo.
posologia: può essere somministrato in qualsiasi momento del giorno e della notte, in qualsiasi quantità: non esistono infatti, casi accertati di effetti negativi per overdosi di innamoramento.
effetti: gli effetti sono visibili immediatamente. All’atto della prima somministrazione, il tempo inizierà a rallentare, fino a fermarsi. Dopodiché inizierà a tornare indietro, con ringiovanimento visibile su tutte le parti del corpo e della mente.
controindicazioni: in 4.000 anni di storia documentata, non sono state rilevate controindicazioni.
Quand’ero giovane e ingenuo,
la credevo una veloce moto,
un’auto sportiva o una bella donna;
e credevo che il tutto
si fosse compiuto nel possederla.
Quando ero sicuro di non averla,
mi si parea come uno strano
fugace animale.
Che nell’aria annusasse
il mio odor di cacciatore
e mi sfuggisse, raro, rarissimo animale.
Quando sconfitto ho atteso,
seduto su una pietra ho pianto,
sperando che il mio cuor
dalla stessa apprendesse l’arte
del non morir pel dolore.
E l’ho creduta animale estinto.
Ma tra le lacrime gli occhi han ceduto.
E la tenebra ha avvolto la poca luce.
Allora ho sognato di lei,
e nei miei sogni l’ho vista,
mitologico animal
fiera ribelle, indomabile e indomita.
Or finalmente so.
So ch’essa non esiste.
Ma giovane e ingenuo non son più.
Ed essa non è fatta
per esser trovata o posseduta.
Ma magia di caccia,
sta nel cercarla.
Nel non fermarsi mai.
Non è arte il traguardo,
quanto lo è il cammino.
Felicità,
qual strano, misterioso,
mitologico animale.