Se quando solo con me stessa,
tu non restassi come un sasso;
si saprebbe se sei fesso,
o se sei buono a fare sesso.
Il poeta maledetto
Avevo una donna che mi amava davvero.
Avevo una donna che coltivava il mio giardino.
I fiori profumavano come in nessun altro.
E una rosa rossa,
la più bella mai esistita,
vi sbocciò il primo giorno di primavera.
Poi lei andò via, lontano.
E nessuno coltivò il mio giardino
che non fossero le mie braccia,
il mio sudore.
Ma dopo tanti sforzi,
dopo tanto duro lavoro,
la rosa rossa,
la più bella mai esistita,
appassì e perse il suo profumo.
Avevo una donna che mi amava davvero.
Avevo un giardino con una rosa rossa.
Poi l’avevo persa.
Ed ero rimasto solo,
stanco e sudato.
Un giorno lei ritornò.
Ma io non avevo più
un giardino da farle curare.
Allora le offrii il mio cuore,
e lei lo coltivò
con tutto l’amore possibile.
Da quel terreno fertile
nacque una rosa rossa,
più bella della rosa rossa
più bella mai esistita.
Vi sbocciò un giorno di primavera,
e mai più appassì.
Perché lei, non andò più via.
Il poeta maledetto
Luna ingannatrice,
non cantare, tanto non ti ascolto.
Non credo a quello che dici.
No! Non può esistere una donna così.
Sei falsa e bugiarda.
Non ci sono donne nell’acqua del mare.
E tu non rispecchi la tua luce
nei loro magici occhi.
Sono da solo qui, in mezzo al mare.
Non si sente il minimo rumore
a miglia di distanza
se non quello delle onde,
sperdute come me in quest’oceano,
in una notte di luna piena.
Poi tutto è un attimo, un guizzo veloce.
Un’onda si frange.
Un’ombra prende forma.
Due occhi mi fissano
in un eterno attimo d’amore
e scompaiono in silenzio.
Mi volgo indietro e guardo la luna.
Luna ingannatrice,
non cantare, tanto non ti ascolto.
Non credo a quello che dici.
Non esistono sirene
nei cui magici e meravigliosi occhi
rispecchi la tua luce.
Sono solo in mezzo al mare.
Sperduto come onde in un oceano,
mentre per me brillano tre lune;
una in alto nel cielo,
due in fondo al mio cuore.
Il poeta maledetto
Come l’acqua che sgorga dalla fonte e fugge via,
così è il tempo che scorre rapido
e si trascina via i ricordi.
Una lieve brezza si alza,
ed è come le parole della gente…
Un attimo e passa.
I fiorellini, l’erba,
come i bambini guardano un sole
che è luce e speranza.
Un paesaggio che non sai se è autunno,
e affonderà nell’inverno;
o è fine inverno
e rinascerà nella primavera.
Cos’è la vita? Primavera o inverno?
Tutto dipende dal sole.
Ma perché è sempre nascosto
in un pozzo dei desideri?
E il secchio e la corda per tirarlo fuori
sono rinchiusi in una cassa,
bloccata da un catenaccio.
E la chiave è sempre appesa
al collo di una donna.
Sta a te trovare quella giusta.
Sole, pozzo, secchio e corda,
cassa, chiave, donna;
non sbagliare.
Perché il tempo scorre rapido
e si trascina via i ricordi.
Il poeta maledetto
Donna, mistero,
apparente calma,
in sussulto e tempesta,
impetuoso cuore.
Più forte mi rugge,
inquieto al tuo sguardo.
Al chiaror delle stelle
e d’una mezza luna brillante,
ho freddo di brezza marina.
Ma di pelle e non di spirito,
perchè in esso a scaldarlo mi permea,
il tuo viso, le tue labbra,
i tuoi occhi.
Donna, mistero,
impetuosa passione.
Il poeta maledetto