Ho bisogno di voi

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Chiunque sia entrato qui,
chiunque abbia visitato il mio blog,
per non parlare di chi poi abbia lasciato
traccia del suo passaggio,
con un commento, un pensiero,
una critica, un conforto;
Ebbene, ognuno di voi,
è entrato nella mia vita.
Ho creato questo blog in un momento non facile,
anzi, forse il peggiore della mia vita.
E in esso ho riversato ansie, gioie, dubbi, dolori,
certezze, infelicità, successi, tristezza, rancore,
voglia di riprendere, voglia d’affetto e amicizia,
cose queste ultime, che puntualmente ho trovato in voi.
E non mi riferisco solo a quelli segnati tra gli amici.
Ma a tutti.
A quelli che mi sono perso per strada,
incontrati magari in momenti in cui,
non riuscivo nemmeno a ritrovar me stesso.
A voi tutti dedico il mio blog,
e con esso la mia vita.
Per quello che avete saputo darmi,
in tutto questo periodo in cui,
da solo, cercavo e trovavo nelle vostre parole.
Miei confidenti, miei amici.
Siete stati la spalla su cui piangere.
Ed io vi stimo per questo.
Domani ho un impegno.
Un impegno di quelli che
non mi hanno fatto dormire per una settimana.
Sono a Milano, in tribunale, a tirare le somme.
A valutare quanto ho perso,
e quanto ancora dovrò perdere.
A rincontrar colei che senza cuore,
ha permesso che tutto ciò accadesse,
colei che mi ha fatto tutto quel male,
per il quale or non riconosco la mia vita,
né me stesso, quando mi guardo allo specchio.
Colei che senza cuore ha permesso,
ch’io rimanessi lontano da mio figlio.
Assegnandomi colpe,
prima fra tutte quella di aver permesso le sue azioni
(ovvero: lei l’ha fatto, ma la colpa è mia!).
Colei che irremovibile nella sua decisione,
mi ha negato anche il sacrificio di riaverla,
solo per riavere mio figlio.
Domani decideranno per me,
del mio passato, del mio presente, del mio futuro.
Finchè glielo permetterò.
Perchè il poeta è stato ingenuo, stupido, a tratti sciocco,
si è fidato troppo, di chi non meritava fiducia; troppo buono,
troppo sincero, troppo comprensivo;
ma il poeta è forte. Lo è sempre stato.
Altrimenti non sarebbe qui oggi, a scrivere ancora.
Tuttavia il passo è grande, l’azione è gigantesca.
E la vivo come qualcosa di cui, ho timore.
Ho timore per il futuro di quell’angioletto,
non per me: quel che di peggio poteva accadere è accaduto.
Ma un grande favore vi chiedo:
Voi, amici miei tutti,
statemi vicino, col cuore.
Voi che non mi avete tradito.
Voi che siete sempre qui.
Voi unico conforto dei miei giorni bui.
Ho tanto vuoto nel cuore e mi sento solo.
Donatemi un sorriso,
ora più che mai.
Perchè ne ho davvero bisogno.
Grazie

Il poeta maledetto
Davide

Ho bisogno di voiultima modifica: 2008-09-21T21:11:13+02:00da morris_garage
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7 pensieri su “Ho bisogno di voi

  1. Davide..Davide..in quella nave in mezzo al mare..Tu sei al timone e solo Tu puoi portare il vascello in salvo..raggiungere terra ferma..solo tu..e sotto ad un cielo tanto nero ricordati..c’e’ sempre il sole!..Ti abbraccio Davide..forte.Un bacio.Jasmine.

  2. Davide mio, Davide mio, ‘ndo metti i piedi tu li metto anch’io…così cantava l’Invasata mémore del Lazzaretti. Scherzi a parte vedo il tuo blog con simpatia e ti ho mandato una poesia tratta da IL CAVALIERE DELLA RAGIONE. Nel web c’è anche il mio romanzo IL NEMICO MORTALE, opera sul cancro, da cui sono per ora uscito… Quindi se sei in pena il  mio saluto ha maggior valore, son stato più in pena di te e ho sofferto anche per amore, da poeta qual sono, inviso pure alla cosca accademica e politica di SIENA. UN AMORE NON CORRISPOSTO PRODUCE INFELICITA’…L’avessimo saputo prima! Ma è rara la persona di valore che ama veramente la libertà e l’eguaglianza fra gli uomini.paolo fedeli

  3. Stai tranquillo e cerca di affrontare tutto con molta serenità… non farti vedere debole, ma deciso, determinato a lottare per ciò che di più caro hai al mondo… un figlio è una parte di te, un legame indissolubile che non potrà mai esserti tolto… Io ho speranza! Abbine anche tu!
    Ti siamo tutti vicini! ;-))) ecco, ti regalo il mio sorriso!

  4. Prendi il tuo dolore e fanne qualcosa di buono. Mi dirai che sono folle, ma io provo ad insistere. Non crogiolarti in esso, non scrutarlo, non osservarlo al vetrino, non è più tempo. Usa il tuo dolore per ricominciare da te, lo allontanerai ogni giorno di più, fino a che diventerà insignificante, fino a che non ti ferirà più. Ricomincia da te stesso, da quel che sei dentro, togli la fuliggine, è tempo di lavori per rinascere. Non è facile, anzi è faticosissimo, è dura, e ad un certo punto ti sembrerà che ti sanguineranno perfino le mani. Ma ne vale la pena. Io lo so.

  5. ciao….scusami se mi intrufolo nel tuo blog….
    leggevo il post e ti giuro intanto sentivo un magone….un nodo salire dallo stomaco alla gola…..
    non so quanto possa servire…
    quanto contino le parole in questo caso….
    però una cosa te la voglio dire….
    forse ti avrà negato il suo amore….
    forse ti avrà tradito…ingannato e poi te l’avrà rigettato tutto addosso…
    per togliersi il peso dalla coscienza….
    forse avrà rovinato tutto ciò di bello ke 6 riuscito a creare….
    ma nn potrà mai toglierti l’amore del tuo angioletto…
    nemmeno potrà impedirti di amarlo….
    perchè queste sono cose ke vanno oltre…superano tutto il resto….
    nn sapevo la tua storia fino ad oggi…ed ora ke la so…ti sono vicina….
    sempre per quel poco ke può servire….
    xò…sai come dico….
    nei momenti infelici ci sono sempre gli amici…..
    kisses bambolotta

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