Parole – scritta l’ 11 agosto 2008

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Che strano essere è il poeta.

pensa quanto tempo sprecato,

a ricercare parole e rime e frasi e sillogismi

e paragoni ed ossimori.

Per cosa? Per spiegar con le parole,

per raccontare, per ricordare, di quei silenzi.

Di quegli stessi silenzi, fra me e te.

Di quei silenzi che t’innalzano ad amore,

e con la stessa furia di un monsone,

ti precipitano in basso,

ti distruggono il cuore.

 

Il poeta maledetto

Quello vero – scritta il 6 gennaio 1998

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Son sicuro che lei è per la vita

perché dei miei silenzi

sa coglier le parole;

e perché quando le sussurro “ti amo”

negli occhi suoi

vedo sbocciar l’amor primevo,

puro e sincero,

come lo volle

al nascer di tutto il Creatore.

 

Il poeta maledetto