Il poeta maledetto Vs. Gabriele D’Annunzio

Il vento scrive

    

Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.

Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.

E par che nell’immenso arido viso
della pioggia s’immilli il tuo sorriso.
  

  

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Il vento scrive

    

Su d’onda in flutto in ogni anfratto
lambir di terra il vento scrive
come d’argento e d’oro, pennino
bianca pelle accarezzare.

Quand’ecco declinar del dì in oscuro,
l’allungo d’ombra similar mi pare,
dell’occhi tuoi soave batter meco.

‘Ché giorno ancor lenta rinascita s’appresti
del tuo sorriso splendido calor m’avvince.

Il poeta maledetto Vs. Charles Baudelaire

Tristezze della luna

Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d’addormentarsi i suoi seni rotondi,

lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s’estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando le apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore

nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d’opale.
E, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.

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Tristezze della luna

Luna evanescente di buia notte,
come sbiadita persa via, dama assopita,
languida sue forme lasciar lambire
guanciali e lenzuola come purpureo manto,

lei, come di rosa in boccio di mattini e rugiada
disattenta e leggera su vellutato petalo
a posarsi, come di sguardi attenti ad ogni fremito,
ad ogni flebile balucinante riflesso.

Quando da quelle tristi disattese promesse,
segrete lacrime perdute in terra come germogli
e semi sterili a riscaldar, nottambulo poeta s’appresta

tra mani incerte su compito assegnato
dar loro nuova vita in cuor suo nasconde.
Perch’esse possano, in tenebra e silenzio,
riprender forza e sublime poesia divenire.