Parole – scritta l’ 11 agosto 2008

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Che strano essere è il poeta.

pensa quanto tempo sprecato,

a ricercare parole e rime e frasi e sillogismi

e paragoni ed ossimori.

Per cosa? Per spiegar con le parole,

per raccontare, per ricordare, di quei silenzi.

Di quegli stessi silenzi, fra me e te.

Di quei silenzi che t’innalzano ad amore,

e con la stessa furia di un monsone,

ti precipitano in basso,

ti distruggono il cuore.

 

Il poeta maledetto