Nemico tempo – scritta il 5 febbraio 1997

nemico tempo.jpg

 

Quel che in un attimo riuscì a stregarmi,

fu la magia del tuo sincero sguardo.

Mille e più cose sussurrava piano:

sincerità, dolcezza, ingenuità, purezza.

Gli occhi profondi avevi

di chi nel cuore resta sempre un bimbo.

Di chi il nemico tempo attacca e perde

ché la bontà del cuore non invecchia.

E fortunato sono, a tutti lo ripeto.

La gioia porto dentro,

per altro non c’è niente.

Ogni mattino m’alzo con il sole.

Raggiante è lui, ma più raggiante io sono.

Intono una canzone stonando le parole

e quasi quasi vorrei piangere

per quanto fortunato sono.

Quel dì che t’ho incontrata,

mi sono innamorato.

Ma più fortuna della mia non c’è:

saper che t’amo e in modo uguale tu ami me.

Non smetto un sol minuto di pensarti

cosa che non è tua, mi sa di niente.

Il cuore mio trabocca e quasi esplode

che seppellir potrei d’amore il mondo.

Ma a un angelo soltanto mi rivolgo

e agli occhi suoi profondi che non scordo.

Somiglia a te e il nome tuo sussurra piano,

com’io sussurro eternamente ti amo.

 

Il poeta maledetto