Lei – 24 aprile 2009

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Di mille e più pagine scritte mi beai.
Giacchè d’amor cantavo ed in cuor mio
d’immeritato orgoglio mi vantai
dell’esser non ineguagliabile
ma almeno insuperabile.
Io che di parole in carezza tramutai
col pensiero il cuore a sfiorare.
Di chi leggendo rapito fosse
di melodioso mio pizzicare
senza mai sentimento spezzare,
ché per tutti fosse non traguardo,
ma partenza da spiegar le ali e volare.
Io poeta sconosciuto,
del mondo, bardo ad errare,
di polverosa strada in piedi scalzi t’incontrai.
Musa.
Velata d’oro, di luminosa stella il tuo viso,
armoniosa voce regalasti.
E nulla fu più grande
del potermi inginocchiare al tuo cospetto.
Voltate spalle un attimo soltanto
a guardar negra scia che seminata avevo,
su pagine volate via,
bianche e vuote,
or che d’un tuo sorriso in un istante
cancellate per sempre le hai.
Ed or che fogli e penna non ho più,
mia musa,
come farò a scriver di te?
come saprà il mondo
che il poeta ha conosciuto il vero amore?
Ma voce non attese mia parola,
e risposta vi fu senza domanda.
Di mano tesa verso me
ripresi il passo ad incontrare.
“la parola Amore,
scrivila adesso sul mio cuore.
Suggella le tue labbra sulle mie,
perchè da dove tu la posi leggera,
non possa più scappare.”

Così diss’ella.
Così poeta fece.

Musa – Gigi Finizio

Premessa: Desiderio, passione, amore. quando hai di fronte la persona che ami, il resto del mondo sbiadisce e scompare. Perchè è in lei, che vive tutto il tuo mondo. Vicino come pensieri, alle parole del mitico Gigi Finizio, prendo questi versi e li faccio miei, per regalarli a colei che, come musa ogni giorno m’ispira la vita. A te Jasmine, mia musa, mia dea, dedico questa canzone.

Anche se… Non mi avevi detto che Finizio ti conosceva: Questa canzone egli l’ha scritta, pensando a te.

Io te la dedico, sognando te.

Il poeta maledetto

 

Gigi Finizio > Musica E Speranza (2006) > Musa

http://ilpoetamaledetto.myblog.it/media/02/00/2107751357.mp3

Musa, che cosa fai
a piedi nudi, danzando vai
davanti a questa chiesa
distrutta ormai
dal tempo e dalle guerre
ci pensi mai
le tue gambe musa
che frenesia
il tuo sudore, è malvasia
il tuo silenzio grida, e queste urla
mi fanno troppo male, male
male, male…

Fermati un momento
accanto a me
riposa le tue ali 
prendi fiato adesso che
il cielo partorisce un’altra luna
nella notte fatta solo per amare.

Stringi queste mani amore mio
ascolta questo vento che è la musica di Dio
insegnami a soffrire e amare come te, e a viverti anche senza respirare…

Musa, non dormi mai
però conosci i sogni
ma come fai
hai forse un pò paura
di chiudere i tuoi occhi perchè ti fanno male, male
male, male…

Fermati un momento
accanto a me
riposa le tue ali
e prendi fiato adesso che
il cielo partorisce un’altra luna
nella notte fatta solo per amare
(adesso) fermare (non posso)
la voglia di sentirti addosso, guidami (sempre)
comincia (ora) e presto imparerò, un mondo che non ho

Fermati un momento
accanto a me
riposa le tue ali
e prendi fiato adesso che
il cielo partorisce un’altra luna
nella notte fatta solo per amare

Stringi queste mani amore mio
ascolta questo vento che è la musica di Dio
insegnami a soffrire e amare come te, e a viverti anche senza respirare…