Il mio bambino – scritta il 7 marzo 1995

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Una nuova stella brilla nel cielo;

una nuova formica sulla terra;

una nuova pietra sulla montagna;

un nuovo chicco di sabbia nel mare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due piedi in più

per poterti schiacciare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due mani in più

per poterti schiacciare.

Sta attenta signora morte,

ché la tua falce già arrugginisce.

E’ nato un fiorellino,

ed il tuo regno già finisce.

Tu che governi tutto il mondo

spietata e crudele padrona dell’uomo.

Un fiorellino è nato,

con una goccia di rugiada tra i petali.

E con quella rugiada

la tua falce arrugginisce.

Signora morte il mio bambino crescerà,

il tuo regno finirà.

Il suo calcagno schiaccerà il tuo capo.

Signora morte, da un fiorellino nuovo,

riceverai la morte.

 

Il poeta maledetto

 

Angelo in maschera – scritta il 23 gennaio 1995

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Dolce serata con ballo in maschera.

Tra la confusione brilla una stella.

Colombina vestita di bianco, ride,

e affascinante cela con una maschera

il suo splendido volto.

Pulcinella nascosto in un angolo

non riesce a staccarle gli occhi di dosso.

Lei è un angelo che confonde i suoi pensieri.

E’ un angelo che non riesce a volare

perché ha perso le ali.

E’ un angelo che ha perso… Un guanto.

“Signorina, mi permetta.”

S’avvicina pulcinella.

“Signorina, ha perso un guanto.”

Colombina sorride e ringrazia con un inchino.

“Io sono pulcinella,

ma il mio nome è Antonio;

e lei signorina?”

“Io mi chiamo Angelo.”

E il sorriso si trasforma in stupore.

Colombina era un vero angelo, anzi,

un Angelo vero.

 

Il poeta maledetto