Al giglio resta solo, ingelosendo,
di chinare il capo
al tuo meraviglioso sguardo.
E l’orchidea, regina fu tra le più belle.
Ma adesso spera di poterti essere accanto
e perdersi nei lunghi tuoi capelli.
E intanto viene sera.
Una goccia di pioggia
triste d’aver lasciato il cielo,
cade giù piano
e piano si dispera.
Però felice è poi d’esser caduta,
perché posarsi può su di una stella
che non nel cielo vive,
ma sulla terra.
Vorrei essere io come la goccia
che a sera avvolge piano la sua stella;
ed al mattino, al mio risveglio,
essere ancora li…
A carezzar la tua pelle.
Il poeta maledetto
A Capri piove – 7 settembre 1996ultima modifica: 2010-03-03T10:00:00+01:00da
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