Il poeta maledetto Vs. Gabriele D’Annunzio

Il vento scrive

    

Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.

Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.

E par che nell’immenso arido viso
della pioggia s’immilli il tuo sorriso.
  

  

– – – – – – – –

  

Il vento scrive

    

Su d’onda in flutto in ogni anfratto
lambir di terra il vento scrive
come d’argento e d’oro, pennino
bianca pelle accarezzare.

Quand’ecco declinar del dì in oscuro,
l’allungo d’ombra similar mi pare,
dell’occhi tuoi soave batter meco.

‘Ché giorno ancor lenta rinascita s’appresti
del tuo sorriso splendido calor m’avvince.

Il poeta maledetto Vs. Gabriele D’Annunzioultima modifica: 2009-01-29T18:15:00+01:00da morris_garage
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6 pensieri su “Il poeta maledetto Vs. Gabriele D’Annunzio

  1. Ciao Davide ,mi vengo a prendere come al solito la mia dse di poesia maledetta 🙂

    E ti lascio una pioggia di bacetti
    buon week end
    kicca

  2. qualche volta la tua vena maledetta di tinge di colori caldi

    non siamo mai un volto solo
    la nostra faccia ha mille diverse espressioni e per chi ci guarda siamo sempre comunque diversi da quello che vediamo riflesso nello specchio

    (pirandello insegna in Uno Nessuno e centomina)
    ciao poeta

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