Soffoca,
stringendo arcigna dita al collo.
Vince,
segnata ormai la lotta per la vita.
Batte,
scandendo ad ogni sussulto un punto.
Esanime lasciando
spoglie abbandonate a putrescenza.
Eppur…
Qual organismo ch’or giace ai piedi tuoi,
oramai in ricordo flebile mutato,
hai ucciso?
Le tue mani or tremano,
sbiadendo al chiaror dell’alba,
mentre con occhi vitrei osservi,
che con l’ultimo tuo rantolo di vita,
con l’ultime forze, anziché rialzar la fronte
a rimirar un futuro tramontare e risorgere,
te stessa hai ucciso.
Ed or non basta in rivalsa
che a pianger siano occhi e cuore.
Da quando anima, amore, esiliasti
perdendoti in una tomba
e merda e oro in impasto.
Or carne morta rimani.
Che gli avvoltoi finiscano,
quel che agli sciacalli in vita concedesti.
Il poeta maledetto
Ciao! buona domenica! ;-)))
Quando ho bisogno di inebriarmi di poesia
passo di qui ,ma ho visto anche un altro tuo volto ………e devo dire che mi piace molto anche quello ……come è possibile che uno con una faccia cosi sia un ……..
baci kicca
http://lisolachenoncera.myblog.it/archive/2009/01/17/i-miei-premiati.html
Qui trovi gli altri tre premi per te!
PREMIO ONE LOVELY BLOG AWARD,
PREMIO UBER AMAZING BLOG e
PREMIO I LOVE YOUR BLOG!
Comunque, non sono sposata… ma fidanzatissima, sì! Ti ringrazio, tu mi lusinghi, ma io sono convinta che come amica sono di gran lunga mooolto meglio! soprattutto per i cancerini! ;-)))
Baci!
Vai qui, c’è qualcosa che potrebbe interessarti… stavo per dimenticarlo!
http://ventusmirabilis.myblog.it/archive/2009/01/23/29-premio-nazionale-poesia-e-narrativa.html
Oh, santo cielo, ma cos’era successo quel giorno?