Ch’io sbagli o faccia il giusto, saranno gli altri a dirlo.
Io vivo e più non so.
Un lungo cammino è la vita,
so quel che è dietro,
ma non conosco quanta strada ho davanti.
Così corro perchè la fine non mi trovi a metà,
a cammino incompiuto.
E nelle pause in cui riprendo fiato,
quando mi fermo a calmar l’affanno, parlo.
Parlo a me stesso senza curar di chi m’ascolta.
Senza saper se chi ode le mie parole dirà:
un giorno ho incontrato un uomo che viveva.
Il poeta maledetto
Riflessioneultima modifica: 2008-09-14T15:13:00+02:00da
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e vivere resta forse l’evento più difficile, ha un solo tempo: il presente
ps: grazie per la visita e per aver fornito al mio brano, titolo incluso,
un criterio di lettura (“Fai agli altri, ciò che vorresti fosse fatto a te”..) corretto
e documentato in fonti d’ indubbio valore…
un saluto
poeta, fai benissimo a parlare con te stesso, e a infischiartene di chi ti ascolta…..
Il mio consiglio è di non correre: che fretta hai? Nessuno conosce il momento in cui si arriva al capolinea, ed io penso che sia meglio così.
Buona serata..:-)
Ciao mio amico poeta,
bello il tuo post: sei molto bravo: Ascolta: vorrei un tuo parere spassionato e sincero sul mio post: è un mio commento ad un passo della divina commedia: Paolo e Francesca!
Ti sarei grato di un tuo parere.
con affetto e amicizia: don luciano
ho letto questa tua poesia o questo tuo scritto…
le sue parole forti come un uragano mi sono entrate dentro, ponendomi tanti perchè…se…ma…
vorrei inviarti una mail. per spiegarti meglio.
sono una piccola scrittrice anch io. dico piccola perch mi sto cimentando nel mio primo libro autobiografico. sono a metà strada e spero di poter arrivare ad un dunque presto.anche se la strada è ancora tanta.
ti invierò presto una mail….
grazie.